L’attività espositiva è accompagnata come sempre da un’intensa attività laboratoriale
che permette a Dryphoto di incontrare e formare pubblici diversi che frequentano lo spazio quotidianamente. Inoltre in questi anni collabora con il Centro di Formazione Innovazione Lavoro di Prato per l’organizzazione di corsi professionali di fotografia e video, ma anche per l’inserimento della fotografia nei percorsi di orientamento per drop-out e avvia una collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale dell’Azienda Sanitaria locale.
A metà anni novanta inizia una riflessione su una modalità di lavoro che permetta di uscire dagli spazi deputati e istituzionali con la mostra “L’invito non è strettamente personale”.
La fotografia entra a pieno titolo nel mercato dell’arte e contemporaneamente alle attività suddette Dryphoto decide di alla fine degli anni 90 di partecipare ad alcune fiere, Artissima, Miart, Venezia Immagine.