Descrizione

Nel 1981 l’Assessorato alla Cultura del Comune di Prato, in ottemperanza alla legislazione vigente, anche su pressione dei Sindacati unitari, intende rilanciare l’attività di Educazione Permanente e invita Dryphoto a presentare un progetto, ritenendo la fotografia interessante come oggetto di studio ed approfondimento.
La fotografia come Linguaggio è un corso di Educazione Permanente della durata di 40 ore. La fotografia viene analizzata nel linguaggio proprio, sia per la sua semiologia oltre che per la semantica, non trascurando la strutturazione storica del linguaggio. Irrinunciabile la conoscenza di alcuni importanti autori, delle tecniche di comunicazione e di ricerche e studi. Il corso ottiene un notevole successo, sono oltre 30 i partecipanti, in parte studenti ma anche lavoratori, operaie ed operai, che seguirono fino in fondo con attenzione e partecipazione. Organizzato da Dryphoto e condotto da Luciano Ricci si è svolto nei locali dell’allora Quartiere Centro, in via Baldo Magini.

Qualcosa in più

L’Educazione Permanente è una educazione democratica che pone al centro l’individuo e non è finalizzata alla sua formazione per il lavoro ma ad una crescita personale e pertanto collettiva, volta ad assicurare la crescita dell’istruzione e dell’apprendimento durante tutto il corso della vita.
Sviluppatasi negli anni ’60, potenziata dal Rapporto Faure dell’Unesco del 1972. In Italia ci furono battaglie sindacali per ottenere 40 ore di studio come diritto di tutti i lavoratori. Nel 1978 il governo Andreotti approva finalmente il potenziamento dell’educazione degli adulti lavoratori, anche basandosi sul principio dell’educazione permanente, o lifelong learning.
Le 40 ore permettono di educarsi, ma sono anche un trampolino per riprendere gli studi interrotti per lavorare.

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