Descrizione
Dryphoto, negli anni novanta, in sintonia con la propria anima politica e sociale realizza, in convenzione con L’AUsl di Prato, dipartimento Salute Mentale, diversi laboratori di fotografia, condotti da Andrea Abati (Lo Stanzone, Schignano), Vittoria Ciolini (via Filicaia, Schignano) e Gisella Curti (Schignano). La mostra finale è un importante momento di coinvolgimento delle reti cittadine,
Il Centro Diurno di Schignano, struttura ai margini della omonima frazione di Vaiano, ospitava utenti sia part – time sia residenti, in genere non giovani, alcuni di loro provati dalla passata permanenza nell’istituto manicomiale, prima della legge Basaglia. La scommessa era il coinvolgimento di sé, la riscoperta delle proprie abilità, la ricerca di uno smarrito rapporto con sé e il mondo usando pratiche creative che permettono di fotografare senza camera. Attraverso la rielaborazione di chimigrammi e rayogrammi, oppure l’uso di macchine artigianali autocostruite per realizzare silhouette e ritratti, oppure attraverso la posa e l’attenzione ai gesti delle mani, i partecipanti trovano uno spazio di espressione per comunicare emozioni come pure la propria personale visione del mondo, valorizzandosi e acquisendo saperi e consapevolezza.