Descrizione

Nel rapporto di collaborazione tra Vittore Fossati e Dryphoto si concretizzano alcuni momenti significativi ed importanti. Fossati si occupa di fotografia dagli anni ’70. Apre nel 1977 una galleria ad Alessandria, fondando poi anche una casa editrice, che pubblicherà il mitico Viaggio in Italia. Questa sua attività desta fin da subito l’attenzione in Dryphoto. La sua ricerca come fotografo à rivolta al racconto del paesaggio, non vedute straordinarie, ma quello apparentemente banale vicino casa, di cui emerge la dimensione della metafora, le relazioni con la letteratura, ma ha sempre nello stesso tempo un’attenzione ad analizzare i meccanismi del linguaggio. Colpiscono i caratteri stilistici delle sue immagini, il rigore, la precisione.

Fotografia Italiana 7

Nel 1982 Dryphoto focalizza l’attenzione alla oramai affermata alla Fotografia Italiana di Paesaggio organizzando una mostra personale di Vittore Fossati e Luigi Pucci, dal titolo Fotografia Italiana 7.

Con l’occasione Fossati mostra alcune fotografie poi diventate famose.

57 Fotografi Contemporanei Europei

Nel 1983 Fossati partecipa alla mostra organizzata da Dryphoto, 57 Fotografi Contemporanei Europei, mostra collettiva, con sede a Palazzo Novellucci, Prato. Importante rassegna che propone il lavoro di importanti autori, significativi delle comuni tendenze della fotografia europea. L’occasione offre il confronto tra le varie tendenze della fotografia, tra cui emerge chiaramente la specificità italiana pur con molti tratti in comune con gli altri. Con le immagini in mostra viene realizzato un catalogo a cura di Andrea Abati, Vittorio Albonetti, Vittoria Ciolini, Mauro Bianchi, Massimo Diddi  e Luigi Pucci.

“Dove gli americani cercano i segni per una possibile conciliazione, gli europei cercano quelli per una liberazione” Franco Vaccari, L’inconscio tecnologico

Fotografia Italiana, Aretusa

Nel 1985 il Comune di Parma, con la collaborazione di Ercole Fava, organizza una mostra che conferma la linea di tendenza della Fotografia Italiana di Paesaggio chiamando ad esporre Fossati, Abati, Barbieri, Fava, Ghirri.

Finxit

Ad aprile 1994 Fossati espone a Dryphoto Finxit che poi chiamerà anche Belle Arti.

Finxit è    una serie di immagini tonde, molte inedite, somiglianti a teatrini, con paesaggi costruiti come nature morte in interno o esterno, che restituiscono anche una sfericità della visione; una ricerca personale in cui l’autore riflette sul “fare immagini”, indaga attraverso il mezzo fotografico sulla relazione tra finzione e storia dell’arte. Il gesto romantico del cogliere la rosa svela ad uno sguardo attento l’inganno celato: guardando con attenzione la mano pizzica il panno bianco, non coglie la rosa.

Per condividere ed aumentare la conoscenza e le capacità dei partecipanti affianca la mostra un laboratorio dove possono approfondire tematiche come la sfericità del vedere, la costruzione della visione, l’invenzione pittorica, la posa fotografica.

Fotografie

Bratislava, Mese della Fotografia

Il 30 ottobre 1994 si apre a Bratislava Mesiac Fotografie, mese della fotografia. Un festival internazionale in cui Dryphoto viene invitato a organizzare una mostra della fotografia italiana. Vittoria Ciolini e Sergio D’Ascoli propongono insieme a Fossati, il lavoro di Battaglia, Castella, Baroncelli, Barbieri, Ghirri, Chiaramonte.

Fotografie

Intervista

In questa intervista, Vittore Fossati ci propone una riflessione su Finxit insieme a note biografiche, ripercorrendo la storia di Dryphoto.

La registrazione è stata fatta nelle sale della mostra Effetti Personali, organizzata dal Comune di Alessandria nelle sale d’arte nel 2024.

Video

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