Per Dryphoto inizia una nuova avventura la scelta di avere uno spazio autonomo
la presunzione di trasferirsi nel centro storico della città di Prato, allora completamente deserto dalle 20 in poi, con l’intento di rivitalizzarlo attraverso la fotografia.
La sede sarà aperta dalle 17 alle 24. Inizia un percorso intenso di auto formazione e di formazione del pubblico. Si riflette sulle opere e sugli scritti degli autori che poi saranno considerati i fondatori della Scuola Italiana di Paesaggio. Si apre la nuova sede con due mostre di Luigi Ghirri, “Still life” e “Topographie Iconographie” per mostrare la nostra collocazione all’intento del mondo della fotografia, si tengono seminari sul senso del fotografare, sul linguaggio fotografico, sull’inconscio tecnologico… Un intenso lavoro sulla fotografia italiana ma anche un’attenzione alla fotografia europea e non solo.